il quesito del lunedì

A differenza dei servizi di pulizia generale, la disinfezione degli edifici non è soggetta all’inversione contabile (fattura senza Iva)

di Giorgio Confente

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A differenza dei servizi di pulizia generale, la disinfezione degli edifici non è soggetta all’inversione contabile (fattura senza Iva)

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Il quesito. In seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19 aumentano le richieste di servizi di sanificazione da parte delle imprese. Il servizio di sanificazione eseguito nei confronti di un titolare di partita Iva è soggetto ad aliquota ordinaria del 22%, oppure rientra nel meccanismo del “reverse
charge” (inversione contabile)?

V.G. – Catania

La risposta. La sanificazione di edifici è soggetta a Iva ordinaria, in quanto attività classificata nel codice Ateco 81.29.10 (servizi di disinfezione e disinfestazione di edifici).

Invece, i servizi di pulizia soggetti a “reverse charge” sono quelli che rientrano nell’ambito dei codici Ateco 81.21.00 (pulizia generale, non specializzata, di edifici) e 81.22.02 (altre attività di pulizia specializzata di edifici). Lo ha chiarito l’agenzia delle Entrate nella circolare 14/E/2015 (paragrafo 1.3).

In altri termini, per i servizi di sanificazione dei luoghi di lavoro, nelle fatture viene addebitata anche l’imposta al 22 per cento. Non possono essere emesse fatture senza Iva, cioè in inversione contabile (reverse charge).

Il quesito è tratto dall’inserto L’Esperto risponde, in edicola con Il Sole 24 Ore di lunedì 18 maggio 2020 con una sezione dedicata ai quesiti legati all’epidemia di Covid-19.



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