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«Ci vorrebbe un testo unico dei provvedimenti dell’emergenza», ha detto il direttore del Sole 24 Ore in apertura dell’evento sulle novità fiscali del momento

di Michela Finizio

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«Ci vorrebbe un testo unico dei provvedimenti dell’emergenza», ha detto il direttore del Sole 24 Ore in apertura dell’evento sulle novità fiscali del momento

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«In seguito all’emergenza abbiamo messo in campo tante misure che richiedono adempimenti, ma abbiamo previsto procedure semplici. Nel caso del fondo perduto si tratta delle procedure più semplici d’Europa. Abbiamo una tradizione legislativa barocca, ma nel concreto l’80% delle norme del decreto Rilancio sono autoapplicative e del restante il 40% circa è già stato attuato. Metteremo a terra tutte le misure entro i primi di luglio. Sappiamo che gli intermediari hanno un grande carico di lavoro, per questo abbiamo già annunciato che per i forfettari e i soggetti tenuti all’applicazione degli Isa interverremo per scaglionare questi adempimenti con un rinvio dal 30 giugno al 20 luglio». Questo è il primo bilancio del ministro per l’Economia, Roberto Gualtieri, intervistato dal direttore del Sole 24 Ore durante l’edizione estiva di Telefisco, lo storico convegno questa volta in versione digitale, riproposto il 23 giugno 2020 per spiegare le nuove norme fiscali introdotte per far fronte alla crisi economica generata in seguito all’epidemia da coronavirus.

La riforma fiscale e il Recovery plan europeo

Il ministro Gualtieri ha ricordato che nel corso dell’edizione di Telefisco 2020 di gennaio scorso aveva annunciato una riforma fiscale sulla quale lo stesso Sole 24 Ore ha avviato un ampio dibattito sulle pagine del giornale. Ma l’emergenza ha imposto al Governo di mettere da parte la riforma delle aliquote fiscali per dover dare risposte immediate alle imprese e alla popolazione. «Ora nel quadro del Recovery plan europeo si ripropone l’esigenza di riprendere il lavoro che avevamo avviato in un contesto economico del tutto nuovo», ha spiegato Gualtieri. «Non possiamo fare la riforma fiscale per la riduzione delle aliquote ma possiamo rilanciare gli investimenti pubblici e privati. Dentro questo quadro ci sono margini per intervenire in linea con le nostre priorità: la progressività dell’imposizione, la riduzione del carico sul lavoro e il contrasto all’evasione fiscale. Questi aspetti faranno parte del Piano nazionale per le riforme».

Piano cashless priorità del Governo

Nel corso di Telefisco – Videoforumedition il ministro ha ribadito che il Governo non farà condoni fiscali perché «li consideriamo controproducenti». Qualche apertura, invece, sulla voluntary del contante: «La voluntary – ha detto – è diversa ma ha profili giuridici molto delicati. Se si fa la voluntary sul contante può non essere efficace, se fosse un condono sarei molto prudente. Comunque la stiamo analizzando dal punto di vista tecnico». Il piano cashless è una priorità per il Governo, ha ribadito Gualteri che ha confermato di voler procedere in questa direzione per disincentivare il contante e favorire il contrasto all’evasione.

Allo studio interventi sull’Iva

L’obiettivo del Governo, ha ricordato il ministro delle Finanze, è la riduzione del costo del lavoro. Tanto che, ha sottolineato Gualtieri, dal primo di luglio diventerà operativo il primo taglio del cuneo fiscale per 16 milioni di lavoratori. «Poi proprio di recentemente abbiamo cancellato tutte le clausole di salvaguardia eliminando gli aumenti dell’Iva. Ora dal punto di vista macro ci sono casi come quello della Germania che ha considerato opportuno abbassare l’Iva. Ma è un intervento congiunturale – ha sottolieato Gualtieri – per pochi mesi e per alcune categorie. È un intervento possibile che va distinto da interventi strutturali. Stiamo valutando tutti i possibili interventi congiunturali. Stiamo esaminando tutte le opzioni, anche questa. Si è animato un dibattito che ci ha tutti un po’ divertito. Il Governo esamina tutti gli scenari e poi prende decisioni».

Un’altra priorità del Governo ora è «il decreto semplificazione fondamentale per accelerare la messa a terra degli investimenti – aggiunge Gualtieri – daremo un ulteriore accelerazione, poi valuteremo interventi aggiuntivi e con grande impegno stiamo lavorando al piano di rilancio che sarà preentato insieme alla Nadef in autunno per i prossimi 3 anni». Il ministro nel corso di Telefisco – Videoforumedition ha annunciato di voler «aumentare il potenziale di crescita e migliorare gli indicatori di fondo, gli investimenti sono sotto il 3% e li vogliamo portare sopra il 3%, quelli privati sono sotto il 20% e noi vogliamo portarli sopra, vogliamo aumentare significativamente la spesa pubblica in ricerca».



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